ALLENAMENTO E DIABETE DI TIPO 2

Si dice che l’allenamento è la miglior medicina. È vero anche in caso di diabete di tipo 2?

Il diabete di tipo 2 è una malattia che interessa sempre più persone e rappresenta oltre il 90% dei casi totali di diabete.

Fra le conseguenze di questa malattia troviamo un aumentato rischio di malattie cardiovascolari, un elevato rischio di amputazione degli arti inferiori e la causa principale di cecità non traumatica.

I principali fattori scatenanti di questa malattia sono obesità e vita sedentaria, poiché generano una cattiva gestione dell’insulina e, di conseguenza, degli zuccheri nel sangue, andando a causare una serie di problematiche che porteranno a sfociare nel diabete di tipo 2.

Come contrastare tutto questo?

Un recente studio ci mostra più strade.
Dieta
: una particolare regime alimentare chiamato “dieta a calorie veramente basse”, che prevede più fasi (avvicinamento, mantenimento e fase di risalita calorica) è in grado di portare una forte diminuzione del grasso corporeo in un tempo relativamente breve.

Questa tipologia di dieta può avere anche forti effetti negativi, per questo motivo può essere consigliata e prescritta solo da un esperto del settore.

Allenamento: un allenamento di tipo aerobico (45′ al 50-70% FcMax) è in grado di abbassare gli zuccheri nel sangue (glicemia) anche per 72 ore, riducendo la possibilità di incorrere nel diabete di tipo 2 o contrastandone gli effetti.
Un allenamento di forza unito ad uno aerobico può portare alla REMISSIONE del D2T, eliminando ogni sintomo nonostante la presenza della malattia, nel 23% dei casi.
Anche questo aspetto necessita di essere seguiti da un esperto del settore per massimizzare i risultati e diminuire al massimo gli eventuali rischi.
Ancora una volta le nostre scelte quotidiane sono fondamentali nel decidere se subire, contrastare o combattere, una malattia importante come il diabete di tipo 2.

Il diabete di tipo 2 (D2T) è in costante aumento ed interessa circa il 90% dei casi di diabete.

? È caratterizzato da un difetto dell’ insulina: può non venire prodotta a sufficienza (deficit di secrezione di insulina) o non agire in maniera soddisfacente (insulino-resistenza). In entrambi i casi si avrà un eccesso di glucosio nel sangue (iperglicemia).

❌ Il diabete di tipo 2 aumenta di 4 volte il rischio di incorrere in malattie cardiovascolari, di 20 volte il rischio di amputazione degli arti inferiori ed è la principale causa non traumatica di cecità.

I fattori di rischio principali sono:

? Obesità: sicuramente la causa principale poiché favorisce in maniera importante l’insulino-resistenza.

? Vita sedentaria e poco attiva: aumenta di 2,5 volte il rischio di incorrere nel diabete di tipo 2 perché porta ad una errata gestione dell’insulina.

? Ereditarietà, età avanzata.

Come prevenire e contrastare il diabete con lo stile di vita?

Uno studio ha indagato come il cambiamento dello stile di vita può proteggere dal diabete di tipo 2, o ridurne in maniera importante le conseguenze.

Gli interventi interessano due fronti: dieta ed attività fisica.

Dieta: viene consigliata una “dieta a calorie molto basse” (VLCD) della durata di circa 4-6 mesi. In questo periodo rientrano le fasi di avvicinamento, mantenimento (con introito calorico anche di 800kcal/giorno) e recupero calorico.

Questa strategia alimentare favorisce una grande perdita di peso in un tempo relativamente breve ma può avere importanti effetti avversi. Per questo motivo è indispensabile che venga proposta e seguita da un professionista del settore.

Attività fisica: 45′ di attività aerobica al 50-70%FcMax contribuisce ad abbassare i livelli di glucosio nel sangue per 24-72 ore. Per questo motivo non dovrebbero essere presenti pause superiori ai 3 giorni.

Sono consigliati 150 minuti a settimana di attività fisica moderata (55-69%FcMax) o 75minuti di attività vigorosa (70-85%FcMax).
Queste indicazioni permettono di ridurre il rischio di incorrere nel D2T del 19%.

? L’allenamento aerobico unito all’allenamento di forza ha portato alla REMISSIONE del diabete di tipo 2 (presenza della malattia ma nessun sintomo) nel 23% dei casi. ?

? L’approccio integrato fra dieta VLCD ed attività fisica permette una riduzione del peso, una migliore gestione degli zuccheri ed un abbassamento di tutti i fattori metabolici in grado di contribuire all’insorgenza del diabete di tipo 2.

Ovviamente queste variabili devono essere controllate da un esperto, del movimento e della nutrizione, per poter assicurare un risultato migliore e prevenire eventuali problematiche.

Ancora una volta le nostre scelte quotidiane sono fondamentali nel decidere se subire, contrastare o combattere, una malattia importante come il diabete di tipo 2.

Fonte: EFFECT OF CALORIE RESTRICTION AND EXERCISE ON TYPE 2 DIABETES – Medical Sciences

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Fabrizio

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