Fitness e comunicazione: dove hanno sempre sbagliato le palestre

Premessa: in Italia solo una piccola percentuale di persone si iscrive nei centri fitness; fra di loro una piccola parte frequenta con regolarità per anni. Durante il primo lockdown si sono moltiplicati i trainer online e le piattaforme dedicate all’allenamento a distanza. È facile ricordare come moltissime persone del settore parlavano di gente incompetente ed improvvisata, clienti facilmente soggetti ad infortuni perché non seguiti da persone esperte, una bolla destinata a sparire dal vivo con la fine del lockdown ecc. Ad oggi tutti i centri sportivi sono di nuovo aperti e vedono vecchi e nuovi clienti rientrare all’interno delle loro strutture. Eppure sta facendo scalpore la notizia di questi giorni: Facebook produrrà allenamenti on line! La stessa scelta è stata fatta da Nike, Apple, calciatori famosi, catene di palestre, ecc.

Allenamento online

Gli attuali trend del fitness e la loro analisi

Se si analizzano i trend del fitness si noterà questa classifica:

  1. Allenamento Online
  2. Tecnologia indossabile
  3. Allenamento a corpo libero
  4. Attività all’aperto
  5. HIIT
  6. Virtual Training
  7. L’esercizio come medicina
  8. Allenamento della Forza a corpo libero
  9. Programmi di allenamento per gli anziani
  10. Personal Training

Quali conclusioni si possono trarre da questi dati? C’è un’enorme fetta di popolazione interessata al movimento ed alla salute che si vuole allenare, ma che non ha mai trovato interesse nell’entrare in palestra.

Le pubblicità e le comunicazioni dei vari club sono sempre state incentrate sul fisico, la prova costume, ecc. escludendo una quota impressionante di persone che avevano altri obiettivi.

Gli infortuni da allenamento non sono aumentati, questo perché, evidentemente, per determinate tipologie di allenamento, non serve un trainer a 5 cm. di distanza dal cliente. Le palestre stanno iniziando a parlare (e vendere) salute e prevenzione, ma hanno davvero il personale tecnico in grado di soddisfare queste richieste?

Personal Trainer Online

Fitness e comunicazione: aprire alla possibilità di allenamenti dal vivo e online

Nel caso di un’ottima preparazione, si può davvero dare tutta la personalizzazione che si promette in fase di vendita, quando un istruttore (pagato 5-6 euro l’ora) segue 20-30-50 persone?

Perché sono pochi i centri che offrono un doppio allenamento online/offline, lasciando una quantità enorme di clientela ad altri? Dopo 2 anni di emergenza quanti si sono strutturati per lavorare in questa modalità?

I principali trend del fitness indicano che le persone vogliono allenarsi a casa, all’aperto, da soli, senza macchinari, pensando alla propria salute e, probabilmente, investendo poco tempo.

Perché i centri sportivi non offrono questi temi e non propongono queste soluzioni? Perché non c’è comunicazione in questo senso? Perché si continua a parlare di sconti, di personale competente che ti segue, degli ampi spazi puliti et similia come se fossimo rimasti a 10 anni fa, e pochi si dedicano a ciò che vuole realmente il mercato? Restiamo in attesa di risposte.

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