Traumi muscolari in palestra

Una panoramica sui possibili infortuni che possono accadere allenandosi

L’attività sportiva è da sempre additata come pratica per stare in forma e per sentirsi meglio, tanto che le ultime linee guida dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ultimamente hanno suggerito di svolgere almeno 150′ a settimana di attività sportiva intensa e “60 minuti di attività fisica al giorno“. Tuttavia, nella pratica sportiva, è possibile incorrere in infortuni e traumi muscolari, non solo legati ad attività pesanti come pesistica, sport da contatto, sport di forza, ma anche la divertente e movimentata Zumba può causare questo tipo di infortuni…perfino lo Yoga (se siete “ciocchi di legno“, vedrete che uno stiramento è alle porte!).

Come li possiamo riconoscere?

Anzitutto è bene distinguere tra:

diciamo che, nel male, i primi sono “migliori”. Poi dipende sempre dal grado di lesione che si viene a creare.

Il trattamento dell’infortunio verrà visto in seguito, ora ci limitiamo ad elencare quali sono i possibili traumi muscolari che possono accadere in palestra.

N.B.: è solo un articolo informativo, non tirate fuori diagnosi, quelle le può fare SOLO il medico!!!

Cominciamo la nostra carrellata. Possiamo distinguere i seguenti traumi:

  • Crampo
  • Contrattura
  • Stiramento
  • Strappo

CRAMPO

Il crampo è una contrazione involontaria e improvvisa della muscolatura che immobilizza la parte colpita. Non è solo imputabile alla mancanza di potassio, quindi potete anche evitare di mangiarvi subito una banana, e generalmente colpisce cosce, polpacci e piede (soprattutto la notte facendoci saltare per aria accidenti a loro).
Anche la parte superiore, però, non è che ne sia esente eh: un crampo al tricipite dopo un allenamento intenso coi pesi può capitare e non è carino per niente.

I crampi possono essere imputabili a deallenamento o allenamento eccessivo (mancano sali minerali), e solo se accadono in maniera frequente allora possiamo prendere in considerazione mancanza di vitamina D, sodio, potassio, ecc. Se capitano frequentemente anche a riposo, allora è il caso di sentire il medico.


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CONTRATTURA

La contrattura è, più che altro, un meccanismo di difesa del corpo umano: accade quando il muscolo viene contratto più di quanto possa sopportare (facile la contrattura ai lombari nello squat o nello stacco).
Crea dolore e ipertonia cioè sento il muscolo “duro” e al tatto sembra gonfio. Sebbene non è bloccante, è meglio sospendere l’allenamento e dedicarsi a stretching e mobilità nei giorni successivi (questo lo vedremo in uno dei prossimi articoli).

immagine ripresa da ©www.mensenjoy.com

STIRAMENTO

Viene spesso confuso con lo strappo, ma c’entra poco. Lo stiramento è classificato – nei traumi muscolari – come un’elongazione delle fibre o meglio: le fibre muscolari subiscono un allungamento eccessivo più di quanto possano realmente fare e quindi, di conseguenza, causano il cosiddetto riflesso da stiramento. Cosa è? Un’improvvisa contrazione muscolare associata al rilassamento del muscolo antagonista (cioè quello opposto al muscolo che lavora: l’antagonista del bicipite, ad es, è il tricipite).

Il dolore è acuto e improvviso, crea rigidità della fibra muscolare, limita la deambulazione quando avviene sulla parte inferiore, e crea dolore quando si contrae il muscolo colpito. Se si continua l’attività fisica, sono dolori (quelli veri). Eh sì, perché tra i traumi muscolari, diciamo che siamo ancora nella fase del “tranquillo”.

STRAPPO

Come “strappo” si definisce generalmente una serie di traumi muscolari che prevedono una contrazione immediata dopo una fase di rilascio oppure un eccessivo allungamento del muscolo. Tutti noi, da bambini o anche adesso, quando ci infortuniamo o sentiamo qualcosa che non va ci autodiagnostichiamo uno strappo , anche se abbiamo visto che non è così.

Strappo muscolare con edema e versamento. ©marinofabio

Facciamola semplice: avete presente una corda legata a due tiranti che tirano eccessivamente? La corda prima si sfilaccia un po’, poi un po’ di più, poi ancora di più fino a che si rompe.

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Come si classificano gli strappi muscolari

La corda è il muscolo, e i filamenti che si rompono via via nel tempo sono le fibre muscolari che lo compongono: a seguito di quante fibre vengono coinvolte, si distinguono 3 tipi di strappo muscolare:

  • di I grado
  • di II grado
  • di III grado (auguri in questo caso!!)
Differenziazione dei gradi di strappo muscolare. Copyright @Fisiociesse.it

Il dolore è forte e intenso. Maggiore è il numero di fibre colpite, maggiore è il dolore. Gambe e braccia sono molto colpite, ma non è raro vedere anche strappi al pettorale. Nella lesione di I grado il dolore è sopportabile, nei traumi muscolari da strappo di II e III grado si associano anche edema (un livido gigante) e gonfiore delle parti interessate.

Mi raccomando, anche se non sono medico,
ma solo esperto in riabilitazione:
METTETE SUBITO IL GHIACCIO ED EVITATE FONTI DI CALORE!!!

A seguito di uno strappo, può associarsi una contrattura muscolare come forma preventiva di riposo della parte interessata.

Nel caso di lesione di III grado, l’intervento chirurgico è la terapia cui si ricorre più spesso, perché il muscolo è completamente strappato (mamma mia, mi sento male solo a pensarci!)

Ovviamente, anche determinate predisposizioni fisiche possono agevolare queste tipologie di traumi muscolari, e nei prossimi articoli vedremo bene come affrontare un riscaldamento adeguato, come trattare piccoli infortuni, come eseguire bene esercizi di mobilità per evitare che possa accadere qualcosa durante l’attività fisica. Ah, un’ultima cosa: spesso determinati infortuni sono “legati alla testa“..ma ne parleremo più in là. 🙂




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Davide Chiuchiarelli

Personal Trainer per vocazione, appassionato di sport da combattimento e bodybuilding, trovo la mia vocazione nella pre infortunistica e nella riabilitazione. Docente e formatore di EMS Training (qualifica europea EQF8), spazio dalla preparazione atletica alla consulenza formativa per studi di personal training.

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